Page 8 - PortoTorres
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Torre Aragonese Lo scalo portuale dovette però essere ancora utilizzato quando,
con l’arrivo dei Savoia, si promossero diversi interventi
Basilica di San Gavino nell’area portuale. Nel 1842 Porto Torres ottenne finalmente
l’autonomia comunale da Sassari. La città moderna è nata
Ponte Romano dall’unione, durante l’Ottocento, del quartiere sviluppatosi
attorno alla basilica di San Gavino con il porto di Torres, il
Terme Centrali - borgo di pescatori accanto alla Torre Aragonese.
Palazzo di Re Barbaro
L’ETÀ MEDIEVALE
Durante il V secolo d.C. la città fu assediata dai Vandali e
successivamente dominata dai Bizantini fino a che divenne,
col nome di Torres, la prima capitale del Giudicato medievale
omonimo.Di questo periodo è possibile visitare la monumentale
Basilica di San Gavino, in stile romanico-pisano, sorta sul
monte Agellu durante l’ XI secolo d.C. sovrapponendosi all’area
cimiteriale pagano-paleocristiana. L’imponenza monumentale
e archeologica della Basilica rende il sito unico nel suo genere
permettendoci di percorrere la linea del tempo dall’età romana
al periodo medievale, moderno e contemporaneo senza
interruzione. Nella cripta della Basilica, all’interno di sarcofagi
romani del II-III sec. d.C., la devozione popolare ha sempre
venerato le reliquie dei tre martiri turritani Gavino, Proto e
Gianuario che, secondo la tradizione, sarebbero stati traslati
dalla loro prima sepoltura a Balai Vicino alla grande Basilica
per sottolinearne l’atto di costruzione. Il presbitero Proto,
il diacono Gianuario e il soldato Gavino subirono il martirio
durante l’età di Diocleziano (inizi del IV sec. d.C.). Gavino fu
decapitato sulla rupe di Balai Lontano il 25 ottobre mentre
due giorni dopo subirono la stessa sorte anche gli altri due
compagni. Queste vicende sono esposte, in modo sobrio ed
essenziale, da un documento medievale meglio conosciuto
come Passio Sanctorum Martyrum Gavini Proti et Ianuarii
(Passione dei Santi Martiri Gavino Proto e Gianuario). Nel
XII secolo Torres, unico sbocco mercantile di Sassari verso il
mare, si trovò al centro della lotta tra Pisa e Genova per il
controllo dei traffici commerciali nel Mediterraneo.

L’ETÀ ROMANA - TURRIS LIBISONIS
La città di Porto Torres sorge sui resti romani della colonia Iulia
di Turris Libisonis, presumibilmente fondata da Giulio Cesare
nel 46 a.C. in occasione del suo soggiorno in Sardegna, o da
Ottaviano tramite il suo legato Marco Lurio, attivo nell’isola
tra il 42 e il 40 a.C. Attualmente non è stato chiarito in
maniera esaustiva il significato del toponimo Turris Libisonis
che compare per la prima volta nella Naturalis Historia (Storia
Naturale) di Plinio il Vecchio (I sec. d.C.). In questo testo viene
proposto il quadro geopolitico della Provincia Sardiniae che
alla fine riporta: «colonia autem una que vocatur ad Turrem
Libisonis» (mentre [vi è] una sola colonia, detta presso la
torre di Libiso), (nat. hist. 3,7,85). Una delle interpretazioni
del toponimo legherebbe la prima parte di questo, Turris,
alla presenza di uno dei tanti monumenti del paesaggio
preesistente alla fondazione della colonia, verosimilmente
una torre nuragica, attribuita dagli antichi ad una popolazione
definita genericamente “libica” per via di un ipotetico legame
che si può stabilire tra il nome antico del Nord Africa (Lybia)

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