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gelo a Sarule essendo situato al confine dei due SAN MICHELE ARCANGELO
Comuni. Appartiene alla diocesi di Nuoro ma prece-
dentemente apparteneva, prima alla diocesi di Ottana CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
e poi dal 1503 al 1938 a quella di Alghero. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele, tito-
Generazioni dopo generazioni le persone hanno invo- la anche la piazza circostante, centro nevralgico del
cato la Vergine di Gonare e ancora oggi, dopo secoli, i paese. La sua costruzione risale al 1754, l’apertura
fedeli accorrono alla sua dimora. al culto al 1814. L’edificio a croce latina, è composto
Nel santuario si trova un antico simulacro consistente da un’unica navata arricchita da quattro cappelle, una
in una statua in marmo della Madonna col bambino cupola ottagonale, illuminata da vetrate che riflettono
Gesù, già presente all’interno della chiesa nel 1608, luce su quattro icone raffiguranti motivi sacri. Sull’al-
quando il vescovo Nicolò Cannavera fecce il sopraluo- tare maggiore spicca un affresco che riproduce San
go. Si trova inoltre una campana risalente al 1587. Michele, Santa Lucia e Sant’Ignazio da Laconi.
CHIESA DI SANTA CROCE
SAS CUMBESSÍAS Nella stessa piazza si trova la seicentesca chiesa di
In “Sa corte”, ai piedi della salita verso il santuario si Santa Croce, possiede antichi affreschi illustranti la
trovano “Sas cumbessías”, ossia delle casette per ospi- passione di Cristo, che però necessiterebbero di un
tare pellegrini. Diversi visitatori, buon restauro.
in occasione delle tre feste, in particolare per la “fe-
sta grande” dell’ 8 settembre, trascorrono un periodo SANTA CROCE
presso le cumbessias.

LA SALITA AL SANTUARIO
La strada per salire al Santuario è un sentiero roccioso,
ripidissimo ma suggestivo.

PUNTI DI DEVOZIONE
1) C’è su brazzolu (la culla), dove la Madonna avrebbe
deposto il bambino: è una pietra della glissade “scivo-
lata”.
2) S’imbaradorgiu, chiamato il luogo del riposo dove la
Madonna si sarebbe seduta per riposarsi.

CHIESA DI SAN BERNARDINO
La chiesetta campestre di San Bernardino è stata edi-
ficata a breve distanza da Sarule intorno agli anni Ses-
santa sui resti di un antico edificio, anteriore al secolo
XVI, come da una pergamena attestante la sua consa-
crazione fatta da parte di un fra Bernardino, vescovo
di Ottana. La chiesa è officiata e il santo è particolar-
mente venerato per il suo potere di restituire la parola
ai muti (durante la festa vi si portavano i bambini che
tardavano a parlare).
La struttura, dalle forme semplici e lineari è carat-
terizzata da un particolare campanile con una croce
allungata.

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